l’altra colonna

Ci sono persone speciali, persone uniche nella nostra esistenza, persone che la Vita ci ha posto accanto come “carne della nostra carne ed ossa delle nostre ossa”. Sono persone luminose, radiose, capaci di illuminare le nostre ore, di portare luce al nostro vivere, come lampade preziose che splendono nella notte.

Esse, col tempo, diventano la sostanza della nostra vita, la ragione del nostro vivere, il senso ultimo ed intimo delle cose e l’orizzonte entro il quale concepiamo la nostra vita.

Sono persone capaci di accoglierci e consolarci, motivarci e rassicurarci, di farci gioire e di donarci momenti di vera esaltazione; in virtù dell’intimità che si è creata, esse sanno anche ferirci con singolare durezza, sono capaci di toccare i nostri punti deboli, le nostre fragilità, i nostri talloni d’Achille. La cosa straordinaria è che, con la stessa determinazione e fermezza, le trovi, poco dopo, pronte a fasciare le tue ferite, a lenire i tuoi dolori e a versare l’olio della compassione sulle nostre parti sanguinanti.

Con loro vivi una particolarissima sintonia, come due corde di violino da sempre pensate per vibrare insieme. Spesso, e con il tempo sempre di più, ti accorgi che non servono parole, non sono necessari grandi discorsi: uno sguardo, un tocco, un’occhiata sono sufficienti per capirsi, per imboccare la stessa strada e camminare sullo stesso sentiero.

Esse sono come l’altra colonna sulla quale puoi costruire l’arco della tua vita; la loro affidabilità ti rassicura che saranno fedeli al loro posto, non mancherà il loro sostegno alla costruzione dell’edificio.

E tuttavia le vedi sempre davanti a te come un mistero, quasi un enigma: le ore, i giorni, gli anni spesi con loro non hanno scalfito né intaccato quell’aurea di misteriosa alterità da cui sono avvolte. Sono persone sempre vicine ed intime e sempre lontane ed imprevedibili: il loro mistero interiore, l’eccedenza che promana dalla loro vita è come una sorgente profonda, inesauribile ed inaccessibile.

La Vita stessa ce le ha messe accanto…esse non sono doni umani…

Sono quei compagni di viaggio che il Mistero dell’Essere da sempre ha posto sul nostro cammino. Sono coloro che ci mostrano, carnalmente, il Bene prezioso della Vita, l’affidabilità dell’esistenza, l’imprevedibile ricchezza dell’Essere.

Sono ponti che ci lanciano verso il futuro; sono le radici che fondano il nostro passato; sono l’estasi di vivere intensamente l’oggi.

Buon compleanno, Simo!


2 risposte a "l’altra colonna"

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