tutta colpa del gatto

Il livello morale a cui siamo giunti è ben illustrato da fatti apparentemente banali, quasi insignificanti, ma che, proprio nella loro pochezza, risultano estremamente emblematici.

Ad esempio, consideriamo ciò che è accaduto ad Aosta. Fanpage racconta: “Il primario della struttura di Radiologia cardiovascolare e radiologia interventistica si è recato all’Ospedale Parini di Aosta al di fuori dell’orario di lavoro e ha effettuato una tac ‘di pochi secondi’ al suo animale domestico. ‘Non c’erano esami su pazienti programmati. Se fosse morta, non me lo sarei mai perdonato’, afferma. Tuttavia, l’Usl Valle d’Aosta ha avviato un’indagine interna per capire meglio l’accaduto. Il direttore sanitario ha parlato infatti di ‘danno di immagine per l’azienda’ e si è dichiarato ‘senza parole’“.

Ciò che colpisce davvero è che questa notizia venga presentata dai media come una storia di “costume”, uno di quei pezzi leggeri e di colore che ascoltiamo alla fine di ogni telegiornale. È stata etichettata come una “curiosità” (e francamente, nell’Italia del 2025, sembra essere davvero così). Tuttavia, essa rappresenta il sintomo di qualcosa di più serio e profondo, riguardante gli standard morali che ormai siamo abituati ad accettare.

Il fatto che migliaia di persone siano in interminabili liste d’attesa per una TAC, mentre il primario utilizza strumentazioni mediche pubbliche per il suo gatto, non ci scuote più. Accettiamo tranquillamente le motivazioni del protagonista, spinto da amore e passione per il suo animale, senza interrogarci su cosa questo evento significhi realmente.

Mi sembra che siamo arrivati a un punto in cui l’arroganza è diventata sistema, la prepotenza la norma e la sfacciataggine un tratto distintivo. Non che tali questioni non siano esistite anche in passato, ma ora noto, per così dire, un’assenza di vergogna, una manifestazione del privilegio vissuto come orgoglio, come vanto e diritto.

Le cose vadano meglio a livello nazionale o internazionale… anzi… eppure ho l’impressione che ogni episodio, piccolo o grande che sia, sia come una picconata all’edificio della morale sociale.

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