I GESTI DELLA VITA

Marco Zanoncelli è l’autore di “I gesti della vita”, in uscita oggi nelle librerie. In una breve intervista si racconta e ci parla del suo secondo libro.

Marco, a due anni di distanza ecco il secondo libro. La scrittura comincia a non essere più solo un hobby…

La scrittura sta diventando giorno dopo giorno una parte sempre più significativa della mia vita, una compagna di viaggio fedele e discreta che mi guida nella tappe e negli eventi della mie esistenza. La scrittura è divenuta una specie di finestra dalla quale osservare gli eventi che mi accadono attorno, un modo per non perdermi e non perdere tutte le cose che la Vita mi mette sul cammino. Scrivere in fondo è un atto di custodia, di cura e di attenzione verso me stesso, verso gli altri e verso quanto accade.

I testi/gesti di questo libro sono inediti… qual è il filo conduttore che li lega tutti?

Questo libro nasce dalla raccolta di pezzi inediti, non ancora pubblicati sul mio blog . Rispetto al primo libro c’è un filo rosso più evidente che lega i vari capitoli e che vorrebbe dare unità e coerenza ai racconti: è l’attenzione alla dimensione gestuale. Il libro parla di gesti, di movimenti, atti, atteggiamenti e comportamenti, non in modo astratto o accademico, ma tentando di sondare la profondità di tali atti nella vita quotidiana di tutti noi. Un grande filosofo diceva che non vi è nulla di più profondo delle cose superficiali. Ecco, il libro ha quest’ambizione: indagare l’apparente superficialità dei nostri gesti per farne emergere il lato più profondo e sensato. Il libro poi ha scelto un punto di vista peculiare per raccontare tutto questo: quello che mette in connessione la nostra gestualità “feriale” con l’esperienza della nostra fede ossia con quel patrimonio di senso e di cultura che la storia dei nostri padri ci ha consegnato.

I colori della vita e I gesti della vita. Sei un grande osservatore della vita che scorre… perché ne sei così affascinato?

La parola “vita” è quanto accomuna il primo ed il secondo libro. A dire il vero la parola vita è il filo conduttore anche di ogni post che pubblico sul mio blog. Più sperimento la vita, l’esistenza concreta e ordinaria, più maturo la convinzione che la vita è “di più” di quanto siamo in grado di cogliere con il nostro sguardo un po’ superficiale ed anestetizzato. C’è un mistero che abita le nostre vite, non “al di là” ma “dentro” la quotidianità delle cose. Il punto è che i nostri sensi sono poco abituati a scovare, negli interstizi dell’esistenza, quella perla preziosa che dona valore al nostro tempo e alle nostre vite.

A quale gesto raccontato nel libro sei più affezionato?

C’è un gesto che sempre mi affascina e mi interroga: è quello dell’abbraccio. Un altro grande filosofo diceva che ancora non sappiamo che cosa può un corpo. Secondo me è vero! L’incontro di due corpi che si abbracciano, di due braccia che si stringono, di due volti che si incrociano e di due pelli che si toccano, ecco tutto questo secondo me ha dello straordinario, genera stupore e meraviglia. L’abbraccio poi possiede una pluralità espressiva stupefacente: c’è l’abbraccio sponsale, quello amicale, quello fraterno e quello filiale, quello liturgico e quello rituale… insomma l’abbraccio è un gesto in un certo modo “versatile”, capace di esprimere una cosa straordinaria in mille linguaggi diversi.

Marco Zanoncelli, I GESTI DELLA VITA, edizione EDB, Bologna 2019.
ISBN: 88-10-51375-4 – EAN: 9788810513750 – LEGGI QUI LA SCHEDA DEL LIBRO

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