16 Agosto

Ventinove anni fa, come oggi, Simona ed io decidemmo di iniziare un cammino insieme che ci ha portato fino a qui. Ormai gli anni trascorsi accanto a lei superano di gran lunga quelli vissuti senza la sua compagnia.

È sorprendente pensare come da scelte piccole, semplici, quasi impercettibili, possano nascere realtà grandi e feconde, il cui esito non era in alcun modo prevedibile, né immaginabile. Grandi viaggi iniziano con un solo passo, lunghe navigazioni con il gesto di sollevare un’ancora, alte scalate con l’atto umile di indossare un paio di scarponi. Nelle cose apparentemente insignificanti si nascondono promesse immense: spesso esse diventano germogli di orizzonti che ci sorprendono e ci superano.

Ricordo che in quell’anno – o forse in quello successivo – partii con il mio amico Marco per un pellegrinaggio in Terra Santa. Tornai con un dono per Simona: un piccolo ciondolo in pietra del Mar Morto e alcuni semi di senapa. Ero affascinato dalle parole del Vangelo: «Il regno dei cieli è simile a un granello di senape che un uomo prende e semina nel suo campo. È il più piccolo di tutti i semi, ma quando è cresciuto diventa più grande degli ortaggi e diventa un albero, tanto che gli uccelli del cielo vengono a ripararsi tra i suoi rami». Già allora intuivo che la nostra relazione, piccola e fragile come un seme tra le tante vicende della vita, racchiudesse una promessa: diventare qualcosa di grande e ospitale, generoso e accogliente, solido e duraturo. Non immaginavo quanto quelle parole sarebbero state profetiche.

In questi lunghi 29 anni il seme è cresciuto, ha messo radici, ha visto crescere ampie fronde sotto le quali molte persone hanno trovato anche solo un momento di sosta. È la meraviglia della vita, capace di far nascere prodigi anche dalle cose più semplici e povere.

Oggi la liturgia di Taizé ci invitava a pregare con le parole dell’apostolo Paolo rivolte agli abitanti di Filippi: «Sono persuaso che colui che ha iniziato in voi quest’opera buona la porterà a compimento.» Questa sera desidero anch’io nutrire questa speranza e questa fiducia: che Colui che ha iniziato questo viaggio sappia condurlo a compimento, fino alla sua destinazione finale..

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