passo dopo passo

Abbiamo attraversato nella vita l’estasi della gioia e la disperazione dell’angoscia, abbiamo sperimentato la grazia di una felicità intensa e la fatica di un cammino duro e faticoso nel deserto. Abbiamo attraversato la vita quando essa era colorata con tonalità diverse: da un azzurro inteso, ad un marrone mediocre fino ad nero cupo.

L’esistenza ci fa attraversare paesaggi molto differenziati: talvolta si tratta di una pianura prosperosa e florida, ricca di frutti e fiori; altre volte il paesaggio è più grigio ed anonimo; altre volte ancora il procedere è faticoso, si avanza palmo a palmo, in una coltre oscura e densa. La vita ci obbliga a percorrere i tempi alcune volte con passo allegro e leggero, altre volte con ritmo monotono e annoiato, altri giorni con il respiro affannoso, la testa pesante e l’animo affranto.

Temo che non abbiamo alternativa a questa varietà di tempi, di umori e di atmosfere. La soluzione più semplice, di fronte a queste intemperie, è quella di vivere una anestetizzata indifferenza, come forma di difesa e protezione ad una sollecitazione eccessiva dei sensi.

La Vita mi sta gradualmente insegnando a sperimentare ogni tempo con profonda intensità, sapendo che il giorno dopo il quadro può cambiare e la musica variare. Possiamo abbracciare la Vita, così come ci si dona ogni giorno, consapevole che il suo abbraccio è capace di farci volare in cielo o precipitare nel fango.

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