Navighi con tua piccola barca tra le onde tranquille di una mare pacifico. Ti pare di procedere su un grande veliero, inaffondabile, sicuro, orgoglioso. E’ sufficiente qualche piccola increspatura del mare per farti dubitare del tuo “strepitoso” vascello. Quando poi ti trovi nel mezzo di una burrasca, realizzi come come stai navigando in una piccola vasca, sempre esposta a venti, correnti e temporali.
In questi momenti di tempesta non importa dove vai, verso quale porto sei diretto e per quale nobile motivo; nemmeno che prezioso carico stai trasportando. Non resta che afferrare forte le funi ed avere un sicuro appoggio… il solo obiettivo è non affondare, restare a galla sulla tua fragile nave..nient’altro. Discorsi, analisi, previsioni..è bene rimandarli a dopo, quando il mare si mostrerà più ospitale. Inutile in queste circostanze cercare la rotta, scrutare l’orizzonte o guardare le stelle. Nel mare in tempesta conta solo sforzarsi di “essere”, di resistere, di aggrapparsi violentemente alla Vita.
Il mare ci mostrerà in seguito il suo volto più mite ed allora potremo riprendere ad applicarci nell’arte della navigazione. Ma ora no! Ora è tempo di restare a galla.. e non è poco…









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