qiqajon blog

Mi piace quando sento dire che “quei due hanno una storia”, per indicare che si stanno frequentando e c’è del tenero tra di loro. È bella l’espressione “avere una storia”, è un modo assai ricco ed intrigante per indicare una relazione di amore.

Sì perché in fondo ogni amore è una storia, è un racconto che si dipana nel tempo e nello spazio, che si costruisce nel susseguirsi degli eventi, degli incontri, delle parole e degli accadimenti dell’esistenza.

“Avere una storia” è una espressione che testimonia la verità di un legame, che è  più di una semplice emozione, più dell’eccitazione di un istante, più della pulsione di un secondo. Ogni amore è una storia che si radica nel passato, che vive nel presente e che si apre al futuro.  Ogni amore abita una storia e crea una storia, proprio perché sa istituire una connessione tra gli eventi e gli accadimenti.

Ogni amore è un filo rosso capace di legare insieme pezzi di vita affinché le esperienze acquistino un senso, manifestino un indirizzo ed una meta da raggiungere.

Oggi ahimè abbiamo un po’ perduto, insieme a questa espressione, pure il senso di quello che essa esprime. Per noi l’amore è sempre più il brivido sulla pelle, la tachicardia del cuore, l’estasi dell’amplesso, il fremito delle membra.

Che bello se potessimo gustare la bellezza di un amore che diviene storia, che sa essere un racconto quotidiano della nostra esistenza, una narrazione, talvolta feriale e banale, fatta di gesti e di parole, di sguardi e di abbracci, di percorsi di vita, di sentimenti e di riflessioni, di progetti e di impegni. Che bello se potessimo assaporare la profondità di un legame che, giorno dopo giorno, tra mille fatiche e incoerenze, diviene carne, ore vissute e traiettorie esistenziali.