travel notes – 5


Un tratto che mi era poco noto di New York è la sua impressionante disponibilità di opere d’arte soprattutto pittoriche. La pensi sempre come una città della finanza, delle tendenze innovative, del commercio e della politica e spesso sfugge il fatto che possiede un patrimonio artistico straordinario. Questa città iper-moderna, sempre di fretta e che, come dice lo slogan, non dorme mai,  offre una ricchezza di opere d’arte da fare girare la testa. Uno dei più incredibili santuari che custodiscono questa immensa ricchezza è il MET (The Metropolitan Museum of Art) un vero eldorado per chi ama la pittura.

Mi trovo ora in una sala completamente circondato da opere di Monet: roba da far venire le vertigini e da far perdere la ragione. Non so più dove rivolgere lo sguardo e a cosa fare attenzione: la bellezza arriva da ogni direzione!

L’ arte è davvero un prezioso strumento per aprire gli occhi sulla realtà. L’arte ci ricorda che non sono importanti solo le cose, ma anche il senso che assegnamo ad esse. L’arte ci apre al mistero dell’esistenza, a quella dimensione che eccede la pura materialità. In questo quadro di Monet di fronte a me lo stagno non è solo un insieme di acqua, vegetazione e cielo: c’è un di più di mistero che l’autore vuole cogliere e condividere su una tela.

Non è un mistero che va oltre le cose ma dentro di esse, come a restituire la profondità del sensibile, la bellezza della materia, la ricchezza del reale e l’altezza delle cose capaci di dare le vertigini ai nostri sensi.
Allora basta un cesto di mele per aprire uno spiraglio verso l’infinito ed un cielo nuvoloso per spalancare la densità che abita le cose.

Potrebbero interessarti anche: travel notes – 4 ; travel notes – 3 ; travel notes – 2 ; travel notes – 1

Lascia un commento

I’m Marco

Benvenuti in questo mio piccolo spazio virtuale che vorrebbe offrire sosta e ospitalità a pensieri ed esperienze capaci di custodire il senso ed i sensi della vita

Let’s connect