Mi piacerebbe sentire quelli che “Putin non è poi quel mostro che si disegna…” perché in fondo “la colpa non è tutta sua…” . Quelli che sono sempre così severi ad additare le giuste colpe dell’occidente ma pure così comprensivi per i dittatori in giro per il mondo, paladini delle nuove libertà e del mondo multipolare. Sì, penso proprio a quelli che per sputare addosso alle democrazie occidentali sono disponibili ad essere benevoli e tolleranti con i nuovi campioni delle democrazie e dei diritti umani, così ligi a denunciare i peccati di casa nostra e così accondiscendenti con quelli degli altri.
Aleksej Navalny ne sa qualcosa di questa magnanimità autoritaria, così “benevole” verso coloro che la pensano diversamente. È sufficiente leggere la storia di Anna Politkovskaja (leggi QUI) per capire di che pasta è fatto il regime russo, disponibile a tollerare qualunque cosa tranne la libertà di parola e di pensiero. Sarebbe questa l’alternativa all’occidente capitalista e plutocrate? Questa la rappresentazione dell’altro mondo possibile?
Confesso che tra la nostra malata democrazia liberale, corrotta, affarista, immorale, decadente e priva di valori, spesso violenta e aggressiva, e la neo-democrazia illiberale, così come si fa chiamare usando un ossimoro che mi fa accapponare la pelle, ebbene tra le due, onestamente non ho dubbi a scegliere la prima. Non viviamo certo nel migliore dei mondi possibile ma mi sorprende la disonestà intellettuale di chi, alla luce delle nefandezze che anche da noi non mancano, non riesce a riconoscere il patrimonio di libertà e giustizia che la nostra storia ci ha consegnato.









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