Pazzesco! Altri 90 morti e 300 feriti… la furia israeliana ormai non ha più limiti: per uccidere un capo di Hamas non esita a uccidere decine di civili, donne e bambini. Non si vede la luce alla fine del tunnel: che cosa mai potrà fermare questo sterminio? Ormai è chiaro che il governo israeliano ha accettato che, per raggiungere i propri obiettivi strategici, qualunque arma è possibile e lecita. Seguendo una machiavellica logica secondo cui il fine giustifica i mezzi, non c’è alcun limite morale, civile o politico che possa fermare la cieca lotta di Netanyahu per annientare Hamas, costi quel che costi.
La morte innocente di donne e bambini non crea ormai alcuno scrupolo morale: in guerra tutto è lecito, tutto è possibile! Ci stiamo anche noi un po’ tutti abituando a questa mattanza quotidiana, come se fosse normale che aerei armati di missili sgancino il loro carico su un campo profughi…
Per l’ennesima volta siamo qui a chiederci fino a quando la comunità internazionale potrà accettare una simile strage, fino a quando potrà tollerare che una simile atrocità si compia, indisturbata, sulle coste sud del Mediterraneo. Ormai sono circa 40.000 i morti palestinesi a seguito dell’attacco dell’ottobre scorso. Quanti altri morti serviranno per pareggiare i conti? Quanti altri bambini dovranno morire perché Israele si senta al sicuro nei suoi confini? Quante altre bombe su campi profughi dovranno essere gettate perché le cancellerie occidentali decidano di dire “basta!”, e perché, al di là della retorica, si passi ad azioni concrete per fermare la guerra?
Penso con sgomento a cosa diranno i nostri figli e i nostri nipoti quando leggeranno sui libri di storia di questa nuova strage degli innocenti e di come noi, nazioni ricche e progredite del pianeta, non siamo stati in grado di fermare la mano dell’omicida che muoveva liberamente verso il corpo indifeso della vittima.









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