Esce a fine mese il mio nuovo libro. Si intitola “PEZZI UNICI – Piccola antologia di incontri (quasi) ordinari” per le edizioni Le Piccole Pagine. Lascio la parola a Maria Teresa per la presentazione. Buona Lettura!
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“Pezzi unici” è un libro che parla di incontri.
Il tempo della nostra vita è ritmato dagli innumerevoli incontri di cui facciamo quotidianamente esperienza. Incrociamo talmente tante persone nell’arco di una giornata (e di una vita intera) che sarebbe impossibile contarle, o ricordarle, o dare a tutte un volto e un nome.
Ci sono incontri che appartengono totalmente alla nostra vita, hanno posto le loro radici nella nostra storia, sono legami costruiti nel tempo a cui diamo significati più o meno profondi. Sono gli amici, i famigliari, i parenti, le persone con cui abbiamo instaurato legami forti e che contribuiscono a definire chi siamo.
Ci sono poi incontri che passano veloci davanti ai nostri occhi o di cui nemmeno ci accorgiamo; sono molti e accadono per strada, sui mezzi, per le vie del nostro paese, al lavoro… Altri ancora, più virtuali, sono quelli che facciamo sul web o nelle trame di un bel film visto al cinema o alla TV, o di un bel libro letto d’un fiato.
Ricordo una frase letta molto tempo fa… qualcuno diceva che in fondo noi siamo la sintesi degli incontri che abbiamo vissuto, nella misura in cui ci siamo lasciati “contaminare” da essi, plasmare, toccare. La costruzione della nostra identità non è estranea alla quantità e alla qualità delle relazioni intessute e a quanto siamo stati disposti a farle diventare esperienze formative e trasformative.
Marco Zanoncelli, nel suo libro, allena il suo sguardo per cogliere, negli innumerevoli incontri che fa, particolari e dettagli che restituiscono un valore alla relazione (breve o duratura che sia); intercetta sfumature, nei gesti delle persone, che assumono significati universali e diventano narrazioni per tutti che aiutano a vivere.
Ammiro questa capacità di Marco di sapere andare “oltre” l’esperienza immediata dell’incontro e riuscire ad immaginare una riflessione sul senso delle cose, dei semplici gesti di cui ciascuno di noi è capace ma molto più spesso inconsapevole. Forse basta soltanto fare più attenzione, soffermarsi ad osservare la vita che ci scorre davanti, scegliere di sostare un po’ di più di fronte agli innumerevoli “altri” che popolano gli spazi e le vicende delle nostre giornate.
Diceva lo psicologo statunitense Wayne Dyer: “Se cambi il tuo modo di guardare le cose, le cose che guardi cambiano.” Credo profondamente nella verità di questa frase, credo nel potere degli sguardi e dei significati che sanno trasferire sulle cose e sulle persone. Sull’esempio degli incontri raccontati da Marco, l’invito è proprio quello di aprire bene gli occhi e allenare lo sguardo.
Riusciremmo così a scorgere intorno a noi gli occhi lucidi di una donna anziana che contempla un quadro in un museo e si commuove perché l’immagine che lì vi scorge è la sintesi di una vita intera; due nonni che giocano con la nipotina e vivono il tempo come un regalo prezioso, un giovane su una panchina e un improbabile libro di poesie a fargli compagnia…
La bellezza di ciò che scorgeremo ci sorprenderà, e ci salverà.
Maria Teresa Malvicini
Marco Zanoncelli, PEZZI UNICI – Piccola antologia di incontri (quasi) ordinari (Le Piccole Pagine, 2025, pag. 176, 12€) – ISBN 978-88-99171-60-5









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