Nei tempi bui, anche le piccole luci hanno un valore inestimabile. Ogni piccola fiammella accesa rompe l’oscurità, lanciando piccoli spiragli di speranza attorno a sé.
Ho incontrato una di queste piccole ma preziosissime fiammelle ieri. In mattinata, mentre ero in biblioteca per riconsegnare dei libri, mi sono accorto che in una delle stanze adiacenti c’era un gruppo vivace di bambini insieme a qualche giovane e adulto. Ho riconosciuto un volto noto e mi sono avvicinato per salutare. Si trattava di un gruppo di bimbi italiani e stranieri impegnati in una attività di alfabetizzazione di base, organizzata dai volontari dell’associazione Fratelli SEA. Il clima era sereno, e i bambini erano impegnatissimi a scrivere e colorare. Si respirava un’atmosfera familiare e accogliente.
Non pensate anche voi che in tempi intrisi di tanta violenza, guerra, arroganza e aggressività, sia un segno di speranza vedere alcuni giovani e adulti che regalano qualche ora del loro tempo per aiutare dei piccoli studenti? Non è confortante assistere a una così bella manifestazione di cura gratuita e solidarietà? Scalda il cuore pensare che, sotto il fuoco del bene che pare sul punto di spegnersi, ci siano ancora braci forti e vivaci e che il tessuto ordinario e quotidiano delle nostre comunità sia impreziosito da tanta generosità, pazienza e disponibilità.
In momenti come questi, dovremmo affinare i nostri sensi per scoprire e celebrare quei piccoli e vitali segni di bene che ci circondano. Dovremmo impegnarci a scovarli dietro e sotto la normalità della nostra vita, dentro la banalità delle nostre esistenze, come piccole pepite d’oro di straordonario valore. I tempi difficili forse esigono persone curiose e testarde che hanno fame di gesti di condivisione e che si impegnano a stanarli tra le pieghe consunte dei giorni e delle ore. Solo così, forse, riusciremo a non smarrire la speranza e la fiducia verso il domani.









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