Nick Saban non è solo l’allenatore più vincente del football universitario moderno: è un maestro di mentalità, l’uomo che ha trasformato gli Alabama Crimson Tide in una dinastia. Con oltre 250 vittorie e sette titoli nazionali, le sue squadre hanno vinto il 40% di tutti i campionati dal 2003. Ma il suo “segreto” non è una strategia, né un allenamento speciale: è il pensiero di processo, il leggendario “Process”.
Saban sa che per arrivare in cima bisogna smettere di fissarsi sul traguardo. Il suo mantra è chiaro: la preparazione vale più del premio. In ogni cosa, ciò che conta davvero è la cura per ciascun dettaglio. E questa è una lezione nata da un incontro chiave: quello con il dr. Lionel Rosen, psichiatra della Michigan State. Quando Saban chiese aiuto per motivare una squadra sfiduciata, Rosen offrì una prospettiva rivoluzionaria: “Una singola azione dura solo sette secondi. Non pensate alla partita intera… pensate a vincere OGNI singola azione.”
Così, in partita contro i favoriti Ohio State, gli Spartans si trovarono sotto di 15 punti. Ma grazie al “Process”, la squadra rimontò, ignorò il tabellone e gli avversari, concentrandosi solo su ciò che poteva controllare. Il resto è storia.
Il “Process” non è solo football: è una rivoluzione per la vita. Saban insegna che anche gli obiettivi più grandi sono solo la somma di tanti piccoli passi. Che tu stia puntando al massimo nel lavoro o stia affrontando un momento difficile, il segreto è lo stesso: non pensare a come arriverai alla fine, pensa solo a cosa puoi fare ORA.
Il suo acronimo è WIN: “What’s Important Now?”. Tutto qui: fermati, focalizzati sull’azione presente e lascia andare ansie e scorciatoie. Anche le imprese più complesse diventano gestibili, perché la costanza si costruisce un gesto alla volta.
E quando arrivi al traguardo? Saban lo dice chiaro: “Vinci il trofeo, lo sollevi, scatti una foto, lo restituisci — e inizi a cercare di vincerne un altro.” Perché la vera vittoria è il viaggio, non l’arrivo.
Se vuoi qualcosa di grande, inizia dal prossimo passo. Il futuro si costruisce sette secondi alla volta.









Lascia un commento