C’è forza nello stare fermi

Non so se sia l’età o le circostanze della vita, ma arriva un momento in cui si comprende il potere e l’energia contenuti nel lasciare andare le cose, nel scegliere di non intervenire e di non prendere posizione.

Viviamo in un contesto che esalta l’azione, il movimento, la lotta, la competizione, l’essere sempre adeguati, prestanti, vincenti. La nostra cultura elogia l’attività come unica possibile risposta alle sfide: di fronte alle cose occorre agire, fare qualcosa, muovere le mani, tentare, in un modo o nell’altro, di cambiare la situazione. È come se, volente o nolente, ci ritrovassimo perennemente coinvolti in un corpo a corpo con la vita, con i suoi problemi, con le cose che non vanno, con le persone da convincere, con gli eventi che prendono pieghe inaspettate. È uno stato continuo di veglia e di allerta, che mantiene i sensi iperattivi ed ipersensibili a qualunque cosa accada.

È una benedizione accogliere, non senza fatica ed una pulsione di rifiuto, la possibilità di non fare niente, di abbassare la guardia e mollare la presa. La grazia consiste nella capacità di non intendere questa “inattività” come una rinuncia, un fallimento o una sconfitta. Esiste una grande energia nello scegliere di stare fermi, nella volontà di non intervenire, nell’atto di essere passivi. Forse è difficile da capire e spiegare, ma dietro questa apparente contraddizione si cela una profonda verità. Non tutte le domande meritano risposte; non tutti i problemi richiedono il nostro intervento; non tutto ciò che accade esige una reazione da parte nostra. Talvolta siamo spettatori di cose che possiamo solo osservare; assistiamo a eventi che ci incuriosiscono ma che non ci interpellano.

È solo quando si comprende che c’è forza nel non fare nulla che le cose cambiano: cessano i sensi di colpa, le frustrazioni, le insoddisfazioni, i sensi di inutilità e di impotenza. Sì: si può attivamente e responsabilmente scegliere di non fare nulla, di soprassedere, di attendere, di essere pazienti, di accettare che le cose accadano e di lasciare che il flusso della vita segua il proprio corso, senza ansie, timori o inutili paure.

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