Confesso che all’inizio questa strana risultava davvero fastidiosa: il compleanno di mio figlio Daniel coincide con la morte del mio amico Marco. Che tristezza, abbiamo pensato: ad ogni compleanno Daniel sarà costretto a ricordare anche la perdita di Marco.
Sì, perché nonostante Marco fosse un mio carissimo amico di infanzia, o meglio l’amico con l’articolo determinativo, anche Daniel si è da subito affezionato alla sua persona e lo ha accolto come un carissimo affetto. Forse è perché lo ha battezzato ed è sempre stato presente nei momenti più importanti della sua vita, sarà perché a volte nella vita nascono queste affinità elettive che non ci spieghiamo, fatto sta che tra Marco e Daniel c’è sempre stata una strana, intensa e reciproca sintonia. Lo prova la foto che Daniel tiene sul suo comodino, unica che cambia posto allo spostarsi delle sue cose ma non rinuncia mai a restare in bella mostra.
Capite perché allora pare una beffa del destino dover celebrare nello stesso giorno nascita e morte, come se persino la gioia del compleanno dovesse venire in qualche modo “rovinata” dal dolore della dipartita.
Come vi dicevo però, con il passare del tempo le cose un po’ cambiano. Quando il dolore si ammorbidisce (anche se mai si attenua…) riesci a leggere i fatti della vita con maggiore serenità e lucidità.
A quattro anni dal quel brutto giorno, riesco oggi a scorgere nuove assonanze che prima non mi era dato di cogliere; e riconoscere che quello che prima poteva parere una triste coincidenza possa in realtà tramutarsi in una speciale benedizione. Magari mi sbaglio ma mi è parso come se Marco volesse stringere con il suo “pupillo” uno speciale legame, scegliendo proprio di far coincidere la sua “nascita al Cielo” con la nascita al mondo di Daniel. È stato come un estremo atto di amicizia, la stipula di una alleanza che resterà per sempre, l’ennesimo e definitivo bacio dato sulla sua fronte.
Mi piace pensare che sia andata così e, se ripenso alla stile e alla cura che Marco sapeva vivere verso le persone, sono certo che non ci sto andando troppo distante.