il nuovo Vitello d’Oro

È sempre più difficile trovare le parole giuste per commentare il flusso incessante di notizie, dichiarazioni e comportamenti che provengono da oltre oceano. È complicato individuare un termine che possa descrivere accuratamente ciò che sta accadendo, tenendo conto che quanto succede oggi potrebbe essere superato per gravità domani. Pertanto, è importante non esagerare con gli aggettivi per evitare di perderne di adeguati per il giorno successivo.

Come definire il video rilanciato dal presidente degli stati Uniti che, grazie all’intelligenza artificiale, descrive la futura Gaza disegnata secondo il Tycoon americano? La sola parola che mi viene è: osceno.

Oscena è questa ostentazione di ricchezza e di felicità in un luogo che è tutt’oggi la tomba di migliaia di uomini e di tantissimi bambini. Oscena è la visione neo-coloniale del popolo palestinese considerato come schiavo dell’impero israelo-americano. Oscena è questa blasfema rappresentazione della statua di Trump in oro che si impone nelle strade delle nuova Gaza, come un nuovo Vitello d’oro da adorare e servire. Oscena è l’idolatria del denaro (sparso a gran mani da Murk su dei poveracci senza dignità), del potere (plasticamente incarnata in Trump e Netanyahu che prendono un cocktail a bordo piscina) e del successo mostrato come una ossessione paranoica e distruttiva. Nessun rispetto umano, nessun riguardo per le migliaia di morti, nessuna considerazione per la sofferenza umana, per le macerie, per il dolore di un popolo. Nessun credito alla dignità umana, alla giustizia e alla solidarietà ma una oscena ostentazione di narcisismo, potere e denaro.

Più che un sogni futuribile pare un incubo della peggior specie, di quelli che compaiono come postumi di una brutta ubriacatura.

Non si conosce con esattezza l’etimologia della parola osceno. Non si ha alcun riscontro che essa possa essere connessa al termine “fuori dalla scena”. Le ipotesi più probabili sono: dal verbo latino ob-scaevare  (da ob + scaevus = sinistro) cioè “portare cattivo augurio”; dal latino ob  o obs = a cagione di +  coenum = fango, melma cioè  sporco, immondo, sozzo  ed, in senso lato, senza pudore, disonesto.

Qualunque sia la vera origine del termine, essa si adatta perfettamente a quei 41 secondi di puro disgusto.

Una replica a “il nuovo Vitello d’Oro”

  1. Avatar Peo
    Peo

    Aggiungerei oscena anche l’immagine delle donne o di corpi femminili ostentati come “premio” per questi nuovi magnati… senza veli ad ulteriore estremo sbeffeggio delle usanze e della cultura locale ad ulteriore dimostrazione che l’ignoranza su cosa sia davvero Gaza vinca su ogni possibile intenzione di rendere quel posto vivibile per chi ci vive da moltissimi anni!

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