buon anno e… indietro tutta!

Buon anno a tutti e che sia per tutti un buon anno … di conservazione!

Ogni inizio di nuovo anno è generalmente animato da molte speranze che le cose possano cambiare in meglio, che alcuni problemi si possano risolvere e che possiamo tutti raggiungere un livello di vita di qualità migliore. All’inizio dell’anno non si lesina sulla parola speranza, augurandosi che il processo di riforma e progresso avanzi di qualche passo anche in questo 2017. Ho l’impressione che quest’anno sia un po’ diverso… vedo molta disillusione e rassegnazione sulla possibilità che le cose cambino; diciamo che ho il sentore che questo 2017 si apra più sotto il segno della conservazione che del progresso e della riforma. Insomma, ci augureremo l’un l’altro che le cose non peggiorino, più che auspicare che migliorino.

Anche lo scenario internazionale non offre grandi motivi per “gettare il cuore oltre l’ostacolo”: ci attende l’inizio della presidenza Trump e la speranza è che faccia meno danni possibili; l’Europa dovrà gestire la Brexit sperando di limitare i danni; ci aspettano elezioni francesi e tedesche in cui ci si augura di non precipitare nel baratro… giusto per citare alcuni degli appuntamenti maggiori che il 2017 ci offre.

D’altra parte lasciamo ai positivisti e agli investitori l’idea che il futuro sia una continua crescita di progresso, ricchezza e benessere… sappiamo che non è così.  Ci sono tempi in cui si progredisce, altri in cui si attende altri ancori in cui si arretra. È la vita, signore e signori… e allora abbiamo periodi in cui ci possiamo permettere di sognare e di aspirare a traguardi meravigliosi ed altri in cui occorre serrare le fila per non perdere la posizione che abbiamo guadagnato. C’è un tempo per il sogno ed uno per la difesa. Ho come il sospetto che questo nuovo anno apparterrà, sfortunatamente, a questa seconda categoria.

Nulla di nuovo sotto il sole: già il Qoelet qualche secolo fa ci ricordava che “Per ogni cosa c’è il suo momento, il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo. C’è un tempo per nascere e un tempo per morire, un tempo per piantare e un tempo per sradicare le piante. Un tempo per uccidere e un tempo per guarire, un tempo per demolire e un tempo per costruire.” Insomma, occorre affrontare la vita sapendo che la storia talvolta è un po’ un trattola, che va avanti e indietro, che procede ed arretra, che fa passi avanti e passi indietro. In fondo credo che avesse ragione il Mahatma Gandhi quando ci ricordava che “La vita non è aspettare che passi la tempesta, ma imparare a ballare sotto la pioggia.” Buona danza a tutti allora !


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