Quando stai crescendo e stai capendo chi sei, chi sono gli altri, quanto vali e come funziona il mondo, hai bisogno di trovarti di fronte a dei bivi, che ti forzano ad una scelta e ad una decisione. È quella decisione che ti permette di conoscerti, di sperimentare quello che vuoi e chi vuoi diventare.
Quando cresci, hai bisogno di scontrarti con uomini di valore, di misurarti con le loro idee, i loro comportamenti e il loro stile di vita. Attraverso di loro, amando ciò che di loro ti affascina e allontanandoti da ciò che di loro non apprezzi, individui il tuo posto nella vita, maturi il tuo ruolo e comprendi ed incarni i tuoi valori.
Quando cresci, percepisci un bisogno intenso, anche se inconsapevole o inespresso, di incontrare muri, incroci, ponti o sottopassi, semafori o dossi, passaggi a livello e divieti di transito, sensi unici e soste vietate; è grazie alle decisioni, che ogni situazione ti obbliga a prendere, che gradualmente fai affiorare la tua identità più reale.
Il dramma dei giovani d’oggi non è l’essere rammolliti o viziati o bamboccioni: è che a loro non è più concesso il lusso di misurarsi con adulti solidi, riconciliati, sicuri di sé e padroni della propria identità e del proprio valore. Sono giovani alla perenne ricerca di un bivio che non esiste, di un incrocio che è stato rimosso, di cartelli stradali a cui obbedire o da ignorare. E così restano in balia di sé stessi, delle proprie voglie e dei propri capricci, vittime di una cultura che, levando le indicazioni stradali, ha fatto loro smarrire il senso del viaggio.