Non è facile incontrare una persona affidabile oggi giorno, qualcuno di cui non solo ti puoi fidare ma che sa restare fedele a se stessa ed al posto che la Vita gli ha assegnato. Oggi è assai più comune incontrare gente “volatile”, incostante e che cambia idea come cambia il colore della calze. Non siamo più una generazione solida, rocciosa, ferma nei principi e negli affetti. Vale un po’ ovunque questa considerazione: tra gli amici, tra colleghi o parenti, tra conoscenti occasionali o compagni da lunga data.
Anche le nostre relazioni soffrono un po’ di questa precarietà e provvisorietà: ci leghiamo con persone ma non sappiamo bene per quanto tempo; intrecciamo dei rapporti ma siamo da subito preparati a gestirne la rottura, come un possibile esito (forse il più probabile) di tale vincolo.
È forse per questo che quando percepisci sulla tua pelle la ruvida stabilità del legame che Leonardo sa creare con le persone, allora comprendi quanto tu sia davvero una persona fortunata.
Tra i tanti incontri “eterei” che ti capita di fare, quello con Leonardo gode di una singolare durezza e resistenza. Leonardo c’è, senza se e senza ma. Senti la sua presenza, il suo esserci, sai che puoi contare su di lui e che lo troverai sempre lì dove l’hai lasciato, come una delle poche cose certe che ti potranno capitare.
In questa sua “durezza” senti il sapore della sua terra d’origine, di quel mondo asciutto e severo in cui è cresciuto ed in cui è stato educato. Avverti come una eco d’altri tempi, segno di una lontana nobiltà d’animo che oggi giorno fatichi a riconoscere ed apprezzare.
Quando stai con Leonardo comprendi a fondo il senso ed il valore della parola data, di quella onestà e trasparenza che accompagna ogni suo gesto. Sì, nonostante questa “tenacità”(o forse, a bene vedere, proprio grazie ad essa) Leonardo possiede una schiettezza disarmante, una franchezza d’animo, un parlar chiaro che non saprei definire diversamente che con la virtù della paressia. “Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno” ci suggerisce Matteo nel suo Vangelo e devo confessare che Leo ci riesce a pieno a metter in pratica questa massima. Una parola è una parola, ed il suo valore possiede l’imponderabile peso della coerenza.
Domani Leo inizierà una nuova avventura professionale, che lo porterà ad affrontare nuove sfide e nuovi progetti. Saranno fortunati coloro che avranno la gioia di lavorare con lui, anche se magari non se ne accorgeranno subito. È un dono raro trovare sulla propria strada persone tutte di un pezzo, gente dalle mani callose ma dalla sensibilità accesa.
È una grazia incontrare qualcuno a cui basta un abbraccio per farti capire che lui c’è. Che ci sarà. Nonostante tutto. Come una promessa affidabile per il domani.