L’amore è tenace, è resistente, è saldo. L’amore, quando è vero e sincero, non subisce il fluttuare delle voglie, non è in balia dei capricci, dell’infatuazione o delle curiosità.
L’amore sa essere solido come una roccia, resistente come l’acciaio, caparbio come un mulo, determinato, cocciuto, incrollabile.
L’amore, quando è autentico, non molla la presa, non subisce cedimenti, non indietreggia di fronte alla difficoltà, non si spaventa della fatica, non sente le lusinghe dell’abbandono o della fuga.
L’amore, quando è fedele, ha le mani di una madre a cui sanguinano le dita ma che non molla la presa; ha gli occhi di una donna, occhi stanchi e affaticati ma sempre vigili e appassionati; ha le spalle di una mamma che porta pesi ingrati ma senza esitazione, senza compromesso, senza ritirata.
Sì, l’amore vero possiede sempre questo tratto teneramente femminile e ostinatamente materno. È ruvido e, proprio per questo, affidabile; aspro e, proprio per questo, sicuro. La sua validità e solidità nascono dalla sua indisponibile resistenza.