L’amico, quello vero, lo riconosci quando se ne va, quando da lui ti separi, quando ti commiati da lui dopo averlo incontrato. Parrà strano ma secondo me sono in quegli attimi che comprendi a fondo la profondità del vostro legame e la preziosità della relazione. L’amico vero ti lascia in bocca un “sapore” strano, che distingui immediatamente: è un misto di malinconia ed appagamento.
Senti una muta tristezza per il tempo che avete trascorso insieme e che è terminato, una mestizia dell’anima per quella gioia nata dall’accoglienza, dalla reciproca comprensione e sintonia che ora è finita. Talvolta questa nostalgia diviene un patimento fisico, una ferita da curare e medicare, un dolore, certo non acuto né viscerale, piuttosto sordo e mesto.
Eppure c’è dell’altro: quella sensazione di abbandono e di solitudine non è la sola cosa che alberga nel tuo cuore. Perché vi è anche un caldo senso di appagamento, di gioia intima, di un godimento mite e profondo che coinvolge i tuoi sensi e gratifica le tue membra. Chiudi gli occhi e godi di quello che hai vissuto, come a lasciare che l’esperienza appena vissuta possa dilatarsi, possa scendere come un balsamo versato sul capo verso tutte le membra del corpo. Perché se è vero che l’onda lunga dell’incontro è terminata, tuttavia rimangono quelle piccole risacche che bagnano la spiaggia, che, in qualche modo, prolungano quel flutto iniziale dilatando il beneficio di quell’acqua.
Succede un po’ come quando ammiri un tramonto: ammiri il sole che scende oltre l’orizzonte offrendo uno spettacolo coinvolgente e suggestivo. E tuttavia quegli attimi che seguono la scomparsa dell’astro, quei momenti in cui l’aura luminosa di diffonde nel cielo restano come un’estensione rarefatta di quell’evento terminato.
Con l’amicizia, quella vera, forse funziona un po’ così: quando passa, quando ti sfiora e ti ammaglia, essa lascia un scia di profumo che si prolunga anche dopo il suo passaggio. È proprio da quel lascito odoroso che comprendi la preziosità di quella presenza: è quel chiudere gli occhi ed annusare quel traccia profumata che ti conferma che un evento di Grazia è appena accaduto.