Anche quest’anno arriverà la Pasqua; giungerà con il suo passo gioioso che accompagna l’inizio della primavera; arriverà con il suo bagaglio di speranza, come la promessa di una esistenza piena e felice. Ma il suo arrivo, anche quest’anno, non sarà nella forma del trionfo, dell’acclamazione, della vittoria plateale ed inebriante… non è questo il suo stile..
Anche quest’anno la Pasqua giungerà come un piccolo e tenero germoglio che affiora sul ramo, come un canto lieve e sussurrato da ascoltare con attenzione e silenzio, come un cinguettio che rischia di essere ignorato o coperto da altri suoni. Non sarà una stretta di mano vigorosa o un abbraccio che stritola; assomiglierà di più ad un tocco leggero, quasi uno sfioramento impercettibile, una carezza tenera e delicata che lambisce la pelle senza quasi lasciare il segno.
La Pasqua non giunge mai come un frutto maturo ma come un piccolo seme, mai come un evento glorioso ma come una promessa, quasi un presentimento di bene e di futuro. Il suo arrivo non è accompagnato da suoni di tromba… anzi la sua presenza deve essere ricercata, scovata tra le pieghe della vita, stanata negli eventi piccoli e grandi che accadono, in quelle minuzie che ne lasciano intravedere l’avvento e ne promettono la realizzazione. La Pasqua è così, una germinazione di speranza della Storia, un piccolo fiore che sboccia talvolta non visto, una novità che seduce e lusinga senza nulla garantire.
Ne avete pregustato l’arrivo anche nella vostra esistenza? In quel gesto di calore rivolto al collega d’ufficio, in quell’incoraggiamento dato a chi ha il passo stanco e lento, in quell’incontro che ha scaldato il cuore, nell’incrocio di due occhi innamorati rubati di sfuggita in metropolitana, in una gentilezza inattesa, in un abbraccio che ti ha illuminato la giornata, in una piccola speranza nata nel cuore affranto e capace di riaccende la fede… ne avete rintracciato l’accadimento in quel gendarme che in Francia ha dato la vita in cambio di un ostaggio, in quel gesto tanto umano da divenire divino, da testimoniare, con straziante dolore, che la Vita è più forte della morte, che la fiducia spezza la paura e che il futuro è un bene promettente?
La Pasqua è in tutto questo, in quel dinamismo di rinascita che anima le esistenze, le storie, le vicende; la Pasqua è una Forza tranquilla ma determinata: si è sprigionata da un tomba lasciata vuota duemila anni fa e attraversa, con solerzia e vigore, la Storia e le storie, contagiando con il suo “gemito di nascita” le vite di tutti noi. Auguri!