È che a volta basta davvero poco per lasciar trapelare la bellezza che ci portiamo dentro, per lasciarla intravedere almeno a coloro che ci stanno più vicini.
A volte è per paura, altre volte per timidezza, altre volte ancora per pudore; il più delle volte credo sia il fatto che stimiamo poco le cose che ci portiamo dentro; fatto sta che i tesori della nostra interiorità restano spesso sepolti sotto il silenzio delle parole o sotto la discrezione dei sentimenti, come oggetti dozzinali, di poco valore, meritevoli di poco riguardo e attenzione.
E così non ci accorgiamo che in fondo al nostro animo si trovano giacimenti sconfinati di bellezza, di candore, di passione e rispetto, di dolcezza e sensibilità; vi sono depositi di grazia, di affetti puri ed incontaminati, che attendono solo di venire alla luce. Serve solo qualcuno che mostri un po’ di pazienza nello scavo, che sia disponibile a spostare quelle croste ruvide e polverose che abbiamo lasciato formare, nel corso degli anni, alla porta del nostro cuore.
Sì, ci serve avere a fianco saggi esploratori, con l’occhio vigile e l’olfatto fino, che abbiano l’istinto per la bellezza che giace nel cuore della gente che li circonda. Quanto oggi abbiamo tutti bisogno, un radicale bisogno, di questi “speleologi dell’anima”, viaggiatori dello spirito, cacciatori di quel fascino, di quella grazia e di quella meraviglia che dimora, ancora inesplorata, nell’animo dei più!
Non è diminuita la bellezza del mondo, non è venuta meno. È solo che, nel trambusto dei tempi moderni, è solo un po’ più celata, più nascosta nei corpi dall’aspetto affascinante e piacevole; c’è ancora ma è come rinchiusa dentro le parole superficiali, i pensieri banali, gli affetti passeggeri, i sogni mai inseguiti, il cinismo dei giudizi e le pretese volgari. Ecco, tutta la bellezza del mondo sta ancora lì, dove non avevamo mai cercato, dietro quella pianta che non abbiamo mai spostato, in quel cassetto che mai abbiamo aperto. Sta ancora lì, in quei volti trascurati, in quelle parole biascicate che non sono mai giunte alle nostre orecchie.
La bellezza del mondo non è scomparsa: servono solo uomini di buona volontà, disponibili a scavare il deserto perché magari, sotto la sabbia rovente, potrebbe celarsi un po’ d’acqua, capace di far rifiorire la steppa.