terra d’Olanda

La campagna olandese si distende placida e serena al di là del finestrino del treno: è un panorama rilassante, fatto di lunghe distese verdi, solcate da innumerevoli canali che ne segnano l’aspetto e quasi ne organizzano lo spazio. Il cielo plumbeo, abitato da grosse nubi grigie, rende ancora più suggestivo lo sguardo: qua e là intravedi zone di azzurro che rompono il grigiore e che annunciano un repentino cambio del tempo.

C’è un elemento che appare come un sorta di leit motive di questa visione, a metà tra il poetico e l’irreale: è la “presenza onnipresente” dell’acqua. L’acqua non è un ingrediente tra i tanti in Olanda, né un dettaglio di abbellimento di un paesaggio già di per sé straordinario e meraviglioso. L’acqua è come il filo rosso che cuce i fotogrammi che appaiono sotto gli occhi, una costante talmente presente che diviene quasi “trasparente” alla vista, come spesso accade a tutto ciò che affolla con abbondanza un posto.

Difficile da spiegare a parole giacché non puoi dire semplicemente che vi siano canali che limitano i campi. La cosa è assai diversa e peculiare. L’acqua emerge come la “sostanza” della terra olandese: essa non solo segna la fine di un terreno e l’inizio del successivo, attraverso la presenza di una rete di fossi, rogge e canali, ma affiora dalla superficie del terreno come a testimoniare la materia di cui è fatta, la sostanza di cui è composta. Tutto è acqua in questa pezzo di terra: acqua nei canali, acqua nel terreno gonfio, acqua nel cielo pesante di nubi.

La cosa stupefacente è la sinfonia di colori che prende vita nello spazio, proprio a motivo di questa inflazione generosa dell’elemento liquido: il colore del cielo si riflette nelle corsi d’acqua e nelle ampie chiazze trasparenti che scorgi sui terreni. Sicché il mutare repentino del cielo è come se riverberasse nel colore della terra e dei canali, creando degli effetti visivi davvero sorprendenti. D’un tratto tutto appare grigio e plumbeo ma basta un debole spiraglio di sole per accendere la terra di un fresca tonalità di azzurro.

Viene da chiedersi se non sia stato un viaggio nelle terra olandese il motivo che spinse il saggio Talete a riconoscere nell’acqua il principio di ogni cosa.


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