La vita mi ha insegnato una cosa in queste settimane: non possediamo mai nessuno fino al momento in cui non siamo pronti a perderlo. Lo so, detto così pare un controsenso, ma quando il cuore si convince di questa verità, la prospettiva cambia. La profondità di un legame, penso, sia direttamente proporzionali alla disponibilità che manifestiamo a lasciare andare, a perdere e smarrire.
La nostra indisponibilità a perdere è rivolta a tutto ciò che consideriamo un diritto, una pretesa o una rivendicazione. Siamo indisponibili a perdere tutto ciò a cui ci appoggiamo per stare in piedi, quello a cui leghiamo ossessivamente la nostra felicità, tutto ciò che sentiamo come un cibo necessario per la nostra vita.
Questo tratto di insostituibilità funziona bene con le cose, ma certo non con le persone. Questa sensazione di “non poter perdere qualcuno” ci spinge ad attaccarci a lui morbosamente, con invadenza ed insistenza; ci spinge a mettere in atto dinamiche di possesso, di ricatto e di pretesa e, alla fine dei conti, trasforma la relazione in una gabbia da cui è impossibile fuggire.
Forse c’è una sola alternativa alla logica della gabbia: quella della tavola a cui ciascun commensale si può accomodare a proprio piacimento e alzare quando ne sentirà il desiderio.
Lasciamo che i nostri amici ed i nostri amori si accomodino al desco dei nostri affetti con gioiosa liberalità, senza obblighi, senza pesi o rimpianti. Lasciamo che sentano sulla pelle la libertà di andare di venire, senza ghigni o risentimenti, condizioni o ricatti.
Badate: questo non vi salverà dal dolore del distacco né vi proteggerà dalla fatica dell’abbandono. Non è una strategia di difesa per allontanare la sofferenza… tutt’altro! Proverete profonde ferite nel cuore, quando un legame si scioglierà ed un amico vi saluterà. Siatene pronti!
Ciononostante siamo chiamati a vivere da persone libere e liberanti, che non legano, che non sequestrano l’altro, che non lo imprigionano nella gabbia dei propri bisogni. Siamo chiamati a vivere la logica del dono come cifra di un legame pienamente libero e radicalmente umano.