È il tempo a provare la verità dei nostri desideri; è il fluire dei giorni e delle ore che attesta la profondità delle nostre richieste e aspirazioni.
Come per la vedova raccontata nella parabola di Luca di oggi: vittima di un grosso o piccolo abuso (il testo non ce lo dice), essa non cessa di chiedere giustizia al suo disonesto giudice. Questi, dopo vari tentennamenti e ritardi, onora la richiesta della donna, non certo per senso della giustizia ma per far terminare la sua assillante richiesta.
Quante volte i nostri desideri, quanto di vero e giusto agita il nostro cuore, non ricevono una repentina soddisfazione? Quante volte siamo chiamati ad esercitare la nobile ma difficile arte della pazienza di fronte a legittime aspirazione, sani propositi, richieste buone e vere? Abbiamo tutti sperimentato quella amara frustrazione che si prova quando il tempo passa e non accade nulla: quando quella tanto agognata telefonata non avviene, quel messaggio che aspettavamo non arriva a destinazione, quel legame non si ricuce, quel progetto non decolla, quel sogno resta sempre tale e così via. Il tempo passa, passa e la fiducia che qualcosa accada si fa sempre più esile, incerta, modesta.
Eppure quel piccolo struggimento ci restituisce la bontà del nostro desiderio, la serietà della nostra richiesta e l’importanza che ad essa attribuiamo nelle nostra vita. Nessuna richiesta “seria” supererebbe la prova del tempo, nessun legame traballante sopravviverebbe a mesi di incertezza, se esso non si fosse radicato nella nostra anima, se non fosse diventato parte di noi, come qualcosa di vitale, di autentico e di prezioso.
“È il tempo che hai perduto per la tua rosa che ha reso la tua rosa così importante” dice la volpe al Piccolo Principe. Potremmo parafrasare: è la pazienza che hai esercitato verso i tuoi desideri che li ha resi così preziosi e veri; è il tempo speso per custodire i tuoi legami spezzati nella speranza che guarissero che ti ha reso consapevole della loro importanza; è il tempo che hai sciupato per un tuo progetto che ha fatto di esso una meta importante della tua vita.
È duro il tempo dell’attesa, aspro, impegnativo, spesso crudele. Ma esso è pure un tempo di autenticità perché ci permette di misurarci con quello che, nella nostra esistenza, è davvero importante.