Io e Simona non siamo anime gemelle, almeno non come lo si intende generalmente. Non abbiamo gli stessi interessi, non guardiamo gli stessi film, non leggiamo gli stessi libri. Certo, ci piacciono molte cose in comune, ma sono certo che ciascuno di noi vive e sente queste comune passioni in modo personale e singolare. Ci piace viaggiare, ospitare gente a cena, stare distesi in spiaggia a prendere il sole; ci piace Londra e l’Inghilterra, ci piacciono le mostre ed i cani, ci piace volare e passare il pomeriggio sul divano. Ci piace andare in bicicletta e incontrare gli amici, fare progetti e fare di tutto per realizzarli.
Eppure a me piacciono i film impegnati (“paccosi”, secondo la sua interpretazione) e a lei quelli romantici, a patto che abbiano il “bollino verde”. A me piace la filosofia, lei non la capisce. Io sono riflessivo e complicato, lei molto più lineare e concreta. Io ho paura di molte cose, lei affronta ogni giornata a testa alta. Io sono sempre titubante ed indeciso, lei è decisionista. Io ragiono troppo di testa, lei preferisce ragionare con il cuore. Io vengo da Venere, lei decisamente da Marte. Insomma, se ci guardiamo non possiamo dire di essere due metà della stessa mela…decisamente no… semmai siamo una metà mela e una metà pera…più diversi che complementari.
Ma forse, in questa stridenti diversità, c’è un segreto: quello di scoprirsi e affascinarsi ogni giorno, ogni ora, ogni minuto. Certo non è sempre facile, ma essere diversi, a volte, significa essere più forti, più solidi, più affiatati. Essere diversi è vivere l’altro sempre come un Mistero, come un evento che disorienta e destabilizza; è non cadere nel ritmo dell’ovvio, del già noto, del già detto; è aprirsi ogni giorno alla sorpresa e alla meraviglia, scartando con curiosità un cioccolatino che non sei mai di che gusto sarà.
C’è una cosa però che abbiamo in comune: ci apparteniamo l’un l’altro. Il nostro legame ha inciso profondamente sulle nostre identità, ha segnato chi siamo e chi siamo diventati.
In fondo è così con tutti i nostri rapporti ma alcuni hanno la grazia ed il potere di segnare la nostra anima, di marcare così profondamente chi siamo che non ci ricordiamo più chi eravamo prima che tutto avesse inizio. Sì, certi legami ti entrano dentro, fino a diventare quello scheletro, silenzioso e nascosto, che ti sorregge. Diventano l’anima della tua esistenza e l’aria in cui hai imparato a respirare.
Simona è questo per me: è quel complemento di specificazione scritto di fianco al mio nome senza il quale non saprei di chi essere e a chi appartenere.
Auguri, Simo!