Cri

Cri se ne è andata. Così, improvvisamente, senza chiedere permesso, senza avvertire prima, senza una buona giustificazione o una ragionevole scusa. Cri se ne è andata, in modo silenzioso e mite come era il suo stile; se ne è andata sottovoce, quasi di nascosto perché forse una signora fa così. Una signora sa esattamente quando è il momento di congedarsi, di salutare e di andare altrove.

Cri se ne è andata e ci ha lasciato tutti sgomenti, incapaci di comprendere realmente quello che è accaduto, impreparati a digerire un boccone così amaro ed duro. Chi è pronto ad affrontare la morte? Chi è all’altezza di un compito così alto ed impegnativo? Chi sa far fronte ad un evento così drammaticamente incomprensibile, così tragicamente doloroso, così profondamente disumano?

Cri se ne è andata ma forse non del tutto. Cri è una donna forte, energica, determinata. Una donna “tutta d’un pezzo”, come solo una donna sa essere. Precisa e scrupolosa, risoluta e grintosa, franca e disponibile. Non ti lascia indifferente quando la incontri, non passa inosservata, non si confonde tra la folla. Cri è una donna affidabile, rocciosa, spigolosa e ferma. Una di quelle a cui ti puoi aggrappare, una di quelle che non molla la presa, che regge il peso delle cose, che affronta la vita a muso duro, con una audacia che rasenta l’eroismo e l’antipatia. Cri è una che c’è, che c’è sempre stata e, ne sono certo, ci sarà sempre. La vedi lì al suo posto e puoi contare sulla presenza in ogni occasione, in ogni bivio lavorativo, in ogni salita da affrontare insieme, in ogni successo da celebrare.

C’è fuoco nel suo animo… basta parlare con lei due minuti per accorgersene: sente la vita con straordinaria forza, con una irruenza che capisci ha imparato a controllare con fatica e disciplina. Una volta mi disse sotto voce: “io non so sono così calma di natura… se potessi…” (e qui è meglio soprassedere sulla fine della frase). La sua forza sta proprio in questo: in questa irruenza gentile, in quest’impeto dolce, come un uragano ammaestrato, come una tempesta sedata.

Cri se n’è andata ed è dura da accettare.

Eppure siamo provati ma non sconfitti, abbattuti ma non disperati, addolorati ma non sfiduciati. Sappiamo infatti, a denti stretti, che la Vita saprà conservare ogni cosa, ogni legame, ogni lacrima e ogni sorriso, perché, come ci diceva Luca qualche giorno fa “nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto”.


3 risposte a "Cri"

  1. Ho conosciuto Cristina in modo molto superficiale , non posso dire di averla conosciuta bene , tuttavia mi sento di condividere le parole di Marco , dall’inizio alla fine.
    Una donna tenace e senza paura che insegna comunque a tutti noi quanto l’impegno e la passione per ciò che si fa’ restino indelebili nelle persone che hanno avuto modo di conoscerla.

    "Mi piace"

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