il pranzo di Babette

È davvero delizioso il piccolo romanzo di Karen Blixen “Il pranzo di Babette”: è una storia delicata e profonda, davvero un piccolo gioiello della letteratura, che si beve tutto d’un fiato.

Narra la vicenda della due sorelle, Martina e Filippa, figlie di un pastore protestante che ha creato una piccola comunità in un muniscilo villaggio della Norvegia detto Berlevaag. Le due sorelle vivono nel ricordo affettuoso del padre e nella osservanza dello stile austero ed altruista che il genitore ha insegnato loro. Entrambe rinunciano all’amore di due pretendenti che aspiravano alla loro mano: un giovane e promettente tenente dell’esercito ed un famoso musicista e cantante.

Accade che un giorno bussa alla loro porta Babette Hersant, donna francese sfuggita da Parigi perché accusata di essere una rivoluzionaria. La straniera viene accolta dalle due sorelle come inserviente nella loro casa.

Dopo molti anni di fedele servizio, in cui la donna conquista la stima e la fiducia degli abitanti del villaggio,  Babette vince una lotteria di Parigi, aggiudicandosi un consistente gruzzolo di 10.000 franchi. È così che, in occasione del centenario della nascita del pastore, Babette decide di offrire un lauto pranzo da lei cucinato alla piccola comunità che ancora si ritrova nel ricordo dell’uomo. Fa arrivare da Parigi i ricercati ingredienti con cui cucinerà i piatti assai raffinati e gustosi.

Il cibo preparato con cura e maestria da Babette ha effetti insperati sui commensali e li rende capaci di riconciliarsi e di superare vecchie ruggini e screzi ancora irrisolti. La bontà del pasto è capace di lenire il dolore, di mitigare le tensioni e di riappacificare la piccola comunità riunita nella casa del pastore. L’esperienza del mangiare insieme si rivela essere un balsamo capace di giungere là dove la parole e la ragione non sembrano in grado di arrivare.

In fondo non tutti i commensali sanno riconoscere ed apprezzare la ricercatezza della cucina di Babette, ma tutti sanno godere del frutto di buon cibo preparato con cura e  riconoscenza.


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