“Together we can” – Insieme possiamo, è lo slogan della giornata mondiale del volontariato 2020. È il giorno in cui si celebrano le milioni di persone che ogni anno in Italia ed in tutto il mondo, dedicano del loro tempo per gli altri, negli ambiti più disparati: dalla protezione dell’ambiente alla sanità, dallo sport all’educazione, dall’assistenza alla cultura. Sono davvero innumerevoli le occasioni in cui ogni giorno incontri una persona che compie un gesto, presta un servizio o mostra una disponibilità in modo totalmente gratuito, senza pretendere nulla in cambio e senza un interesse personale.
La nostra piccola comunità locale è l’emblema di questa “cultura del dono” che anima profondamente il nostro vivere sociale: sarebbe difficile nominare tutte le associazioni che nella nostra città vivono questo slancio tanto nobile quanto disinteressato. Penso a quello che viene fatto per i giovani, gli anziani, le famiglie in difficoltà, i disabili, la cultura, il patrimonio artistico, i bambini ed i ragazzi, lo sport e le povertà e so bene che la lista è ampiamente incompleta.
In una società che esalta il profitto, elogia il risultato, che incensa il guadagno, siamo onesti, questo popolo di volontari pare davvero vivere su “un altro pianeta”. Ore tolte al riposo e alla famiglia, allo svago e al legittimo ristoro, per regalare tempo per gli altri, sapendo che spesso manco un “grazie” ricompenserà tanto impegno e che, anzi, ci si esporrà a critiche e polemiche, commenti acidi e la solita arroganza dei “leoni da tastiera”.
È vero: bisogna essere un po’ “gente di un altro mondo” per fare volontariato: gente che segue logiche alternative, sogni incomprensibili ai più, ambizioni che non incontrano il gusto comune.
È gente sognatrice, forse un po’ pazza o, se vogliamo, illogica; gente che crede ancora nella forza delle relazioni, nel potere del dono, nel valore della disponibilità. È gente che crede in un “noi” che sappia includere tanti “io”, che stima il valore della comunità come un bene prezioso e insostituibile nella vita di ciascuno.
È gente che prepara, concretamente e non solo a parole, un domani migliore, più giusto e solidale, più inclusivo e accogliente.
Scrive il presidente Mattarella nel suo messaggio per questa giornata “In questi mesi, i volontari hanno svolto con dedizione e altruismo un ruolo fondamentale, dedicando spontaneamente il loro tempo alle persone in difficoltà. Nel rimanere vicino a chi soffre, ai più deboli, a chi ha bisogno di aiuto, i volontari hanno spesso sacrificato la propria salute, perdendo in alcuni casi anche la vita pur di donare aiuto.” E aggiunge “Il volontariato nel nostro Paese ha radici lontane, è un importante volano di solidarietà ed è stato artefice, lavorando in sinergia con i territori, di un profondo cambiamento sociale che ha migliorato la qualità della vita della collettività”. Se questo è vero ovunque, a Lodi Vecchio queste parole suonano con particolare intensità.