Guardo indietro alla settimana appena trascorsa e ci vedo tante sconfitte, tanti fallimenti, tante cose che non sono andare come mi sarei aspettato: cadute, insuccessi, obiettivi mancati. Mi ritrovo oggi stanco ed esausto con un “track” settimanale decisamente deludente. Tanta fatica ma solo per non indietreggiare, per tenere il punto, per non retrocedere. Ahimè pochi successi, pochi passi in avanti, poche vittorie.
Non so se capita anche a voi, ma ci sono settimane in cui si lotta solo per tenere la posizione e non venire sopraffatto. Sono settimane da guerra di trincea, in cui non pianifichi alcun attacco, nessuna conquista: ti accontenti solo di non perdere i metri di terreno conquistati con fatica e sudore.
Sono settimane in cui ti senti impegnato in una battaglia di posizionamento che ha poco di entusiasmante o avvincente. Sono quei giorni che cerchi solo di schivare i colpi del cecchino, di non disperdere troppe energie, di conservare la calma ed il sangue freddo. Sono i tempi in cui combatti la tentazione della resa o della fuga e ti devi fare violenza per restare al tuo posto, fedele al tuo mandato, indisponibile ad ogni compromesso.
Sono giorni faticosi e deludenti, in cui prevale nell’animo un senso di scoramento e di amarezza. Il fatto è che ti scopri esausto per il solo fatto di aver presidiato le trincea, ma non hai successi da annoverare nel tuo personale report settimanale.
Ti guardi indietro e ti chiedi il senso di tutto questo, ti domandi se ne sia valsa la pena e se meriti di essere combattuta questa battaglia. Cerchi un po’ di ristoro dove puoi, raccogli tutte le tue energie e ti prepari al prossimo combattimento che ti attende dietro l’angolo.