“sono per la libertà…”

Confesso che, in tutta onestà, fatico a capire le ragioni di coloro che rifiutano la vaccinazione, i cosiddetti No-VAX. Comprendo benissimo la paura e la preoccupazione per i possibili effetti collettarli di un farmaco che ha avuto poco tempo per la sperimentazione e che, anche quando  sarà ampiamente testato, lascerà qualche residuo effetto collaterale. Capisco il sospetto e l’apprensione. Ma fatico a seguire i tentativi di argomentazione e giustificazione di queste paure.

Ecco: quando si passa dal timore all’argomentazione razionale, beh, lì non li seguo più. Certe paranoie complottiste, certe diffidenze antiscientifiche e soprattutto il rifiuto di aprire gli occhio sulla realtà con i suoi 130.000 morti e i moltissimi malati ed ospedalizzati, ebbene tutto questo lo trovo qualcosa al limite della stupidità e dell’ottusità. Gli eventuali dubbi iniziali dovrebbero essere stati ampiamente confutati da come stanno andando le cose: non sono fatti “opinabili” la riduzione dei malati, la ridotta incidenza sui ricoveri e il calo della morbosità del virus. Sono cose sotto gli occhi di tutti, per chi non li vuole chiudere.

Ma se fatico a capire certi pruriti antiscientifici, capisco ancora meno il comportamento irresponsabile ed eticamente discutibile di una certa classe dirigente nostrana, che, ancora una volta, non perde l’occasione per capitalizzare in termini di consenso, i mal di pancia che inquietano il popolo italiano.

Prendete l’ultimo tweet del Capitano, nel quale, in maniera un po’ velata, lasciava intendere della sua avvenuta vaccinazione. Ci siamo abituati a vedere Salvini mentre mangia, quando fa colazione, quando fa acquisti, mentre balla o è in spiaggia, persino in camera da letto, insomma in ogni possibile occasione e circostanza. Penso che non sarebbe stato una violazione della privacy mettere una foto più esplicita della vaccinazione: che ne so, un cerotto sul braccio come abbiamo fatto un po’ tutti..  Invece no: la comunicazione resta ambigua, parziale, sempre sottotraccia, quasi a non lasciarsi compromettere o coinvolgere,… si preferisce qualcosa per continuare a tenere un ruolo istituzionale, quando serve, e a lisciare il pelo ai No-Vax, quando risulta più comodo.  Per non parlare poi della dichiarazione fatta alla stampa: «Non sono pro o no-Vax, sono per la libertà». Capite l’assurdità? Suona un po’ come dire: “io non sono pro o contro il codice della strada, sono per la libertà di circolazione”. Ma che idea di libertà ha in mente il Capitano? Voi lo capite?

Ci ricorda De Siervo, ex presidente della Corte costituzionale: “Mi muovo sul piano di ciò che è scritto nella Costituzione. Un articolo assolutamente essenziale, l’articolo 2, dice che la nostra convivenza è fondata sui “diritti inviolabili dell’uomo” ma anche  sui “doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale”. Tutto qui”. Essere un cittadino consapevole significa esercitare i propri diritti costituzionalmente sanciti ma anche onorare i propri doveri verso la comunità in cui si vive. Se si dimentica questo, essere per la libertà significa solamente essere per il libero arbitrio, che trasformerebbe il nostro paese in un far-west. Non serve essere un costituzionalista per capirlo.

Sarò un po’ ingenuo ma mi irrita la palese e sfacciata irresponsabilità di chi dovrebbe esercitare alte funzioni istituzionali, politiche e sociali. A loro sarebbe chiesto un “di più” che fatico a riconoscere nelle loro parole e azioni.

Del resto – chiosa ancora De Siervo  – siamo il paese dell’elusione fiscale a cui ora si aggiunge, con compiacenza di certa politica, l’elusione vaccinale.”


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