Non so se accade anche a voi, ma talvolta la vita è una lotta interiore assai dura e faticosa. Le battaglie più difficili sono quelle che siete chiamati a combattere dentro di voi, contro i vostri fantasmi, le vostre frustrazioni, i sogni infranti, i desideri insoddisfatti.
Ci sono giorni in cui le sfide prendono la forma di scadenze, riunioni, consegne e colloqui: tutte cose che tolgono il fiato e offuscano la vista. Altri giorni invece il nemico non si vede fuori, non appare sul posto di lavoro, né in famiglia, né nella cerchia delle tua amicizie. Sono i giorni in cui la lotta si fa più nascosta ed interiore, meno appariscente ed eclatante.
Non hai l’agenda piena di impegni, non hai una sfilza di appuntamenti a cui far fronte ma un nemico più temibile ed invisibile, sottile e pungente. La lotta è tutta dentro di te, la battaglia si combatte tra le pieghe dell’anima, in quegli anfratti nascosti che solo noi vediamo e che ci vergogniamo a mostra all’esterno. Il nemico è scaltro, scafato, quasi diabolico. Non ti molla, non ti da tregua, non ti concedere tempi di ripresa, non accetta compromessi o negoziati, armistizi o tregue. Esso colpisce duro, soprattutto quando meno te l’aspetti, quando abbassi la guardia, quando ti concedi un attimo di distrazione o di svago. Il nemico conosce le tue debolezze e picchia là dove le tue difese sono meno resistenti ed attrezzate.
È una guerra di trincea, un battaglia che non si consuma in pochi giorni. Devi tenere la posizione, non perdere la pazienza, giocare d’astuzia, schivare i colpi più pericolosi e sapersi ritirare al momento opportuno.
Sono faticose le giornate come queste, quelle in cui cerchi solo un posto tranquillo dove trovare pace e far riposare il cuore.