E poi, talvolta, la vita riannoda i fili dei cuori, riallaccia legami che si erano sciolti o allenatati e fa incrociare strade che parevano destinate a separarsi irrimediabilmente.
È strano come tutto questo accada, seguendo logiche e tempi inattesi ed imprevedibili. È strano assistere ad incontri che risuscitano vecchie amicizie e che sanno ridare vigore a connessioni talmente flebili che pensavi ormai esaurite o esauste.
Confesso che amo straordinariamente questa qualità della vita, questa sua imprevedibilità e la sorpresa che è ancora in grado di portare nel fluire sempre identico dei giorni; amo quella singolare capacità rigenerativa che essa possiede, quel suo saper ricongiungere ciò che sembrava perduto, smarrito e disorientato. Amo tutto questo perché mi rassicura sulla competenza della vita di custodire i nostri legami, anche quelli che ci paino perduti, anche quelli da cui ci siamo allontanati di corsa, anche quelli che abbiamo sepolto sotto una spessa coltre di risentimento e rancore.
La vita, fortunatamente, non bada a questi moti umorali, e talvolta impulsivi, del nostro spirito e sa alimentare le braci dell’affetto anche sotto la cenere fredda dell’indifferenza. Mi rincuora tutto questo perché mi dona la speranza che, per quanto minima, esiste una possibilità per ogni legame infranto, per ogni affetto raffreddato, per ogni sentimento che sta attraversando un freddo inverno.