Alcuni luoghi hanno un non so che di particolare, di intenso e di vitale. È come se il tempo scorresse con un ritmo diverso, come se la luce si riverberasse sulle cose con singolare forza, come se lo spazio ed il tempo entrassero in risonanza con motivi ancestrali e con vibrazioni cosmiche. Questi luoghi “speciali” rappresentano delle finestre spalancate sull’Oltre, trampolini da cui prendere slancio per andare dritti nel cuore della vita.
Se penso ai giorni appena trascorsi di vacanza, devo confessare che tre volte mi sono imbattuto in luoghi come questi.
Il primo luogo è stato il grande corridoio dedicato alla pittura italiana al Louvre. È incredibile la ricchezza di capolavori che incontri passo dopo passo. Certo c’è la Gioconda di Leonardo, la più celebre dei dipinti ospitati nel museo francese. Ma in realtà vi sono una miriade di opere straordinarie lì contenute. Percepisci un senso di spaesamento, giacche gli occhi faticano a star dietro a quell’apparire incessante di meraviglia. Lo sguardo è incantato da un dipinto, ma non appena l’occhio si muove di qualche centimetro, ecco un altro cadere sotto la tua visuale. Sperimenti un’inevitabile sovrastimolazione dello sguardo e del cuore, entrambi sequestrati dalla bellezza eccedente e straripante di quel posto.
Vi è bellezza ovunque, a destra e a sinistra: in qualunque posto lo sguardo si fermi, ecco emergere un pezzo unico di mondo. Credetemi, la cosa ha dell’incredibile. Sei sopraffatto dalla bellezza, come avvolto e circondato dal suo brillare, affascinato dal suo manifestarsi e turbato dalla sua esuberanza. Vivi uno spaesamento, un disorientamento, quella particolare sensazione che nasce quando i sensi subiscono una iperstimolazione, una immersione inattesa in un ambiente che eccita.
Quanta bellezza attorno! Quanto straordinario estro, indicibile genio, quanta ineffabile arte ci introduce dentro lo spazio ed il tempo, direttamente nel mistero delle cose!
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