Pareva ieri che eravamo “pronti ad iniziare” un nuovo anno di basket insieme ed ecco che ci ritroviamo a fine stagione tutto d’un soffio. Lunghi mesi passati in un colpo d’ali, manco il tempo per gustare ogni singolo istante.
È già tempo di raccogliere, nella scatola dei ricordi, le istantanee di quest’anno, di deporre in soffitta, a perenne memoria, quei momenti che ci sono rimasti negli occhi e che ci hanno scaldato il cuore. Eccomi quindi a sfogliare le immagini di questo anno trascorso insieme e a provare un po’ di malinconia, come sempre mi succede, per le cose che appartengono a ieri.
Ho messo tra le cose da salvare anzitutto la gioia che abbiamo provato quando la palla, facendo “ciuff”, è entrata nel canestro, con soddisfazione e esaltazione da parte di tutti noi.
Ma ci ho messo anche la delusione di quando non voleva entrare, di quando abbiamo giocato male, di quando non ci siamo impegnati o di quando non ce l’abbiamo fatta.
Poi ho riposto le istantanee degli sguardi orgogliosi che scorgevo sugli spalti nel vedere i propri figli giocare con tanta passione ed entusiasmo: erano sguardi fieri e baldanzosi, sguardi che solo un genitore può capire.
Non possono poi mancare, in questo box dei ricordi, i tanti volti sudati, esausti, paonazzi, dopo una lunga corsa, una bella azione o al termine della partita.
E come dimenticare le battute negli spogliatoi, i volti impauriti prima di un match importante, quelli scanzonati ed allegri dopo una vittoria ed i musi lunghi dopo una lacerante sconfitta? E le maglie sudate, i calzoncini gettati a terra, la contesa inziale, i cambi o il cinque dato alla fine ai nostri avversati?
Ricordo poi con particolare affetto gli occhi, gonfi di lacrime di gioia o di rabbia, di alcuni ragazzi, le parole di incoraggiamento a non mollare, i complimenti fatti dopo una bella prestazione, i rimproveri per quando si poteva fare di più e meglio.
C’è un piccolo spazio anche per quelle foto che ci ritraggono nei momenti in cui non avevamo voglia, in cui ci siamo dovuti sforzare per raggiungere la palestra, in cui il tempo non passava più, in cui avresti preferito restare a casa comodo sul divano.
Direte: sono immagini comuni, ordinarie, nulla di straordinario, cose abituali e feriali… è vero…sono foto che troveresti in qualunque album di ricordi di qualunque squadra… e tuttavia sono foto uniche e preziosissime. Sono immagini della nostra vita, di un tempo che appartiene in modo unico ed irripetibile alle nostre esistenze. Giorni che non torneranno, incontri che non rifaremo più, vittorie e sconfitte che ormai ci appartengono e fanno parte di noi. Soni i nostri volti che rendono uniche quelle istantanee: sono gli occhi, le labbra, le smorfie, gli sguardi, le guance arrossite, i bronci, i musi ed i sorrisi, i capelli spettinati e l’aria irriverente dei nostri anni… tutti questi dettagli fanno delle nostre fotografie un tesoro prezioso, uno scrigno da conservare e custodire con cura.