La speranza che nutro per me, per i miei figli e per le persone a cui voglio bene è che questo tempo, così duro ed impegnativo, non passi inutilmente.
Siamo tutti entrati in un tunnel che non sappiamo ancora quanto lungo sarà; e ci siamo entrati senza che nessuno ci abbia chiesto il permesso, come sospinti da un destino che non ci ha lasciato scelta. Ebbene auguro a me stesso per primo e a ciascuno di noi di uscire da questo cono d’ombra un poco cambiati e, se possibile, migliorati. Sarebbe davvero un peccato se la fatica di questi giorni, l’affanno che proviamo, l’ansia che ci affligge passasse come fa l’acqua sulla pietra, senza lasciare alcun segno del suo passaggio.
Spero che questa sosta forzata, questa tappa imprevista dell’esistenza, sia l’occasione per riprendere in mano la nostra vita, per imparare da quello che sta succedendo, per illuminare quegli aspetti della nostra esistenza che poco conosciamo o che frequentemente evitiamo e rimuoviamo.
Non è un tempo piacevole ma facciamo in modo che diventi almeno un tempo favorevole: favorevole per riprendersi tra mani, favorevole per custodire la propria vita, riconoscendo ed onorando le cose che davvero sono importanti; favorevole per accorgerci finalmente di quello che ci sta attorno: le cose, le persone, le occasioni e gli ambienti; favorevole per definire priorità ed urgenze, quelle vere; favorevole per imparare a gustare la lentezza del tempo, la potenza dei legami che restano o che si spezzano, la profondità di uno sguardo e la qualità delle piccole cose.
La vita ci cambia nella misura in cui siamo disponibili a lasciarci plasmare dalle sua mani, talvolta dure e spietate. E la vita ci insegna attraverso le cose che ci capitano, le vicende che ci fa attraversare, le persone che incrociamo e le parole che ci scambiamo. Le cose sono le nostre prime maestre; sono loro a dischiudere percorsi di crescita e di cambiamento e a trasformarci in chi scegliamo di essere.
Vivo questa attesa nel mio cuore: che questo tempo diventi un tempo sensato nelle nostre esistenze, non perché avremo capito la ragione di questo accaduto ma perché esso si è trasformalo in un momento di grazia per la nostra vita.