nel supermercato della politica

Le recenti elezioni sono state un piccolo, benché annunciato, terremoto politico. Equilibri precari, faticosamente costruiti, sono stati superati in nome di nuove alleanze e nuove prospettive di governo. Una nuova fase si apre, non c’è dubbio, e porta con sé inevitabili elementi di promessa e di incertezza.

Molti sarebbero i temi che meriterebbero una riflessione pacata e approfondita. È bene che questo passaggio di stagione politica venga compreso e interpretato con la dovuta attenzione, così da leggere i movimenti tellurici che agitano la società italiana. Tra i molti, ce n’è uno in particolare su cui vorrei spendere poche righe.

Uno dei tratti più evidenti della cosiddetta “Prima Repubblica” è stato uno strutturale irrigidimento del quadro politico e partitico: dopo le prime elezioni del dopo-guerra, gli equilibri politici si sono cristallizzati in blocchi culturali e di potere decisamente fissi ed invariati. Le elezioni si vincevano per la crescita del consenso di qualche decimale, ma all’interno di un quadro complessivamente stabile e costante.

Abbiamo tutti applaudito ad una certa fluidità del voto come una conquista della società aperta: finalmente il potere poteva essere contendibile da parte di coloro che si fossero maggiormente dimostrati all’altezza, espugnando , in nome del principio dell’alternanza democratica, vecchie roccaforti del consenso. È così che negli ultimi decenni abbiamo assistito ad un rapida e brusca successione del sostegno popolare. Solo per restare ai casi recenti, abbiamo visto l’affermazione del fenomeno Renzi, poi della Lega di Salvini, poi ancora del movimento M5S e da ultimo del fenomeno Meloni. È sotto gli occhi di tutti come, in breve tempo, l’auspicata mobilità si sia trasformata in volatilità, in un movimento spesso inatteso di voti che, in un tempo relativamente breve, migrano da una parte politica a quella opposta.

Credo che questa mutevolezza dell’umore politico sia sintono di un fenomeno più profondo della società italiana e che oggi si manifestino le tracce di processi avviati anni or sono. Sono cambiati, a mio avviso, il modo con cui il cittadino si avvicina alla politica ed i criteri che utilizza per schierarsi a favore di un partito. Per dirla in modo semplice (e forse semplicistico), siamo passati dalla ricerca del “bene comune” alla aspirazione per il “benessere individuale”.

Si è profondamente trasformato il quadro valoriale ed ideologico che ispira le scelte personali e collettive: al bene delle comunità si è sostituito il benessere del singolo, con tutti i suoi, pur legittimi, bisogni, desideri e necessità materiali e culturali. Anche l’offerta politica è, di conseguenza, mutata: i partiti non offrono più modelli di convivenza, prospettive di sviluppo, orizzonti complessivi di crescita, ma diventano dispensatori di soluzioni a breve termine, di risposte immediate ed episodiche, di promesse buone per il domani ma insostenibili nel lungo periodo.

È avvenuto in politica quello che già abbiamo visto in altri ambiti sociali: l’elettore si è trasformato da cittadino a consumatore, da soggetto responsabile della comunità civile a fruitore passivo di un “prodotto politico”, quello al momento più attraente, ma pronto a cambiare idea al prossimo turno. Avviene un po’ come quando entriamo in un supermercato: siamo attirati dalla confezione più colorata e meglio pubblicizzata, comperiamo sulla base dell’istinto e della moda e testiamo il nuovo prodotto, disponibili a cambiare se non è di nostro gradimento. Nel nuovo mercato della politica cambiano le priorità, la grammatica della comunicazione, i significati delle parole, le cose che davvero riteniamo importanti.

Tutto questo è forse l’ennesima testimonianza di quel passaggio culturale dal “noi” all’ “io” che segna il tempo della post-modernità. Smarrito ogni riferimento a qualcosa che vada oltre il soggetto medesimo, l’individuo si ripiega su se stesso, nella ricerca spasmodica e inconcludente di un piccolo piacere che possa alleviare la fatica del vivere.

Pubblicato su Il Cittadino del 4 Ottobre 2022


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