l’avvocato del popolo

Ieri sera ascoltavo incuriosito le prima dichiarazioni del presidente del consiglio incaricato, il Prof. Conte. Spiegava con tono pacato e accademico i suoi intendimenti, le aspettative che nutre verso il governo che vorrebbe guidare, i vincoli al suo operare, che ha individuato sia in rifermento al contesto internazionale che al programma del governo. Il tutto era accompagnato da un clima, forse non di vera euforia, ma di entusiasmo per quello che stava accadendo, per la novità a cui tutti stavamo assistendo, per “il governo del cambiamento” (come l’ha definito il presidente incaricato stesso) che stava per nascere.

Non so… ma in quel clima di eccitamento, corroborato anche dalle dichiarazioni che hanno seguito tale pronunciamento, mi è rimasta una sensazione di spaesamento e di leggera ansietà. Al di là dei proclami, delle dichiarazioni di circostanza, delle tifo dei reciproci supporters, non sono riuscito a farmi coinvolgere da questo annuncio di brillanti prospettive che ci attendono come paese.

Guardando quel composto professore in giacca a cravatta mi è venuto spontaneo chiedermi a chi stessimo affidando la guida di questo paese. Chi è il prof Conte, cosa conosciamo di lui? Che visione ha dei problemi del nostro paese? Come si pone in politica internazionale? E sui temi etici cosa ne pensa? Che idea ha della convivenza civile, delle parti sociali, dei corpi intermedi, degli attori politici e sociali di questo paese? Come è possibile che dopo una lunga ed estenuante campagna elettorale ci troviamo ora un presiedente del consiglio di cui non sappiamo nulla, a parte un lungo CV su cui già molti dubbi sono stati sollevati? È possibile che dopo la polemica verso i premier tecnici (quanto meno con un corsus honorum chiaro e conosciuto) ci troviamo ora un nuovo premier tecnico (checché se ne dica..) ma perfettamente sconosciuto? O pensiamo davvero che colui che è chiamato per legge a indirizzare le attività di governo del nostro paese sia un fattore secondario rispetto al programma che è stato siglato tra i partiti contraenti l’accordo?

Insomma, per farla breve: che garanzie abbiamo che il prof Conte, persona degnissima intendiamo, sia all’altezza del proprio compito? E in che direzione porterà questo paese? Non so.. spero di sbagliarmi ma ieri sera assistendo a queste prime dichiarazioni, ho avuto l’impressione di aver, mio malgrado, acquistato un biglietto per un film di cui non conosco il titolo, gli attori, la trama, il casting e nemmeno il genere… speriamo non si tratti di una tragedia…

 


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