Secondo me la gente di valore non sa di esserlo. Prendete stasera: dopo una giornata pesante, resa ancora più faticosa dai disguidi del maltempo, finalmente mi metto a letto, per finire un po’ di lavoro rimasto inconcluso dalla giornata. Ricevo un messaggio da un amico che mi informa di essere fuori con la Protezione Civile a sgomberare le cantine invase dall’acqua.
Fuori c’è ancora un tempaccio: forti tuoni ed uno scroscio di pioggia che non dà tregua. È una di quelle sere in cui si sta volentieri al caldo sul divano, a riprendersi dalla giornata, a vedersi un film o leggersi un libro. Invece no. Alcuni, presi da un innato senso dell’altruismo, affrontano il maltempo e, inzuppati d’acqua, offrono la propria opera per aiutare qualcun altro.
Ecco, sono queste le persone che ritengo di valore: non perché fanno cose straordinarie, ma perché fanno cose normali con uno stile inconsueto. Tipo, appunto, accettare di sacrificare una sera di libertà per aiutare dei concittadini in difficoltà per il maltempo.
Forse è di fronte a queste persone che puoi valutare la tua dose di generosità e di solidarietà. Forse sono loro che ci danno la misura del dono disinteressato e gratuito. Forse solo guardando con ammirazione questi uomini che impariamo che non siamo nati per contemplarci l’ombelico né per ammirare la punta dei nostri piedi.
Le persone di valore non sanno di esserlo, ma, ciononostante, ci richiamano tutti al senso del dovere, della responsabilità e della solidarietà. E lo fanno senza neanche dire una parola.