Una parola… che cos’è una parola? una piccola minuscola parola, fragile e debole, modesta ed umile, povera ed impotente, indifesa ed esposta, flebile e precaria.. Che cos’è una parola? Un piccolo segno su un foglio bianco, un suono che scompare nel nulla, una nota delicata emessa dalle labbra, aria che rimbomba, evanescenza dell’anima.
Eppure, nella sua apparente nullità, la parola è tutto, essa è la struttura che sostiene la vita, è il luogo di accesso al senso delle cose, è il sacro altare su cui avviene la manifestazioni di sé.
Come agli albori della Storia, la parola sa creare, sa ordinare, sa far emergere un cosmo dal caos; sa dividere, classificare, separare ed organizzare.
Come su un moderno monte Sinai, la parola sa creare alleanze, istituire legami, governare relazioni; essa sa porre confini, limiti, soglie; sa definire una norma, una regola ed un divieto.
Come rinchiusa in un moderno pretorio, essa sa pure uccidere, ferire, umiliare, mortificare e disconoscere, rifiutare ed escludere, reprimere ed avvilire, soffocare e confondere.
Tuttavia, inchiodata su un sempiterno Golgota, quella parola sa pure guarire, riconciliare, perdonare ed includere, restaurare e risuscitare, rigenerare e dare nuove opportunità.
La parola sa ricreare, sa aprire nuovi orizzonti, sa dischiudere opportunità ed indicare nuove vie di felicità.