Il mio segno d’interpunzione preferito è il punto e virgola; mi piace così tanto che me lo vorrei tatuare all’interno del polso sinistro.
Non è terrestre come il punto. Fermo. Secco. Non è gassoso come una virgola, breve, ansante.
Ha qualcosa di marino, il punto e virgola; è un pensiero che si aggiunge a quanto hai appena scritto. È una via di mezzo tra la risoluzione e l’apertura, una strizzata d’occhio, una dolce separazione.
Se il punto è una porta, e la virgola una finestra, allora il punto e virgola è un balcone: è un punto di vista da cui puoi guardare fuori quanto ti pare e piace, perché sai che ti basta fare un mezzo giro su te stesso per rivedere dentro, per ritrovarti a casa; anzi, più che un punto di vista, è un punto e virgola di vista.
Christian Delorenzo