Ma si! Dopo la passerella di ieri all’aeroporto per l’arrivo del pluricondannato, chi potrebbe resistere alla tentazione di fasi un “selfie” col mostro? O meglio ancora: facciamo un bel video amatoriale da postare su facebook così da fare crepare di invidia tutto i nostri amici!
Vi pare un’idea malsana? Macché! Ci ha pensato il nostro esimio Guardasigilli a fare tutto quanto! Sì, proprio lui, il ministro di Grazia e Giustizia, come si chiamava una volta il suo ministero, che dovrebbe essere il primo responsabile dell’applicazione della legge e del rispetto delle norme e dei valori costituzionali… e invece il Sig. Ministro non trova di meglio da fare che riprendere con un telefonino i vari momenti dell’evento scoop: dall’attesa in aeroporto, all’atterraggio del veicolo, la discesa, il trasporto in auto, il momento in cui vengono prese le impronte digitali e quando viene consegnato alle guardie carcerarie. Senza farci mancare qualche primo piano del “mostro da prima pagina” in bianco e nero all’inizio del video, manco fosse un filmino da prima comunione o da cresima. Questo capolavoro della cinematografia viene quindi postato sulla sua pagina facebook (meno male non sul sito del ministero…).
Il tutto ovviamente in barba a quel rispetto per l’uomo, che, benché carcerato, non merita certo di essere sbattuto sui social come fosse una bestia da esibire per il divertimento del popolo bue! Qui siamo ben oltre un problema di privacy; qui siamo ai valori costituzionali fondamentali per cui a nessuno è consentito, tanto meno allo Stato o ai suoi servitori, di dileggiare, strumentalizzare o irridere nessuno, anche se questo si è reso colpevole di reati gravi. Mica possiamo rendere pan per focaccia: “Lui si è preso beffe di noi? Bene, noi ci prendiamo beffe di lui!” Non siamo mica il popolo delle caverne!
Ma ste cose uno manco dovrebbe dirle, se ci fosse un minimo di senso delle istituzioni, del proprio ufficio e delle proprie responsabilità!
Ma d’altra parte come non avere comprensione per l’accaduto? Quando più gli capita tutta sta pubblicità e la possibilità di passare alla storia come lo sceriffo che ha messo dietro alle sbarre il pericoloso ricercato? Manco John Wayne ne “Il giustiziere del West” …