C’è da non crederci! Se queste parole fossero state pronunciate dal barista sotto casa, forse avremmo potuto anche farci una grassa risata. Ma quando le senti pronunciare dall’uomo più potente al mondo la cosa lascia davvero stupefatti.
D’accordo: sul tema dei cambiamenti climatici, ci sono diverse linee di pensiero e diverse sensibilità, ma sbeffeggiare così la questione irridendo, non solo il problema, ma anche gli effetti (spesso drammatici) che esso ha creato mi pare davvero troppo
“Questo non è il momento del pessimismo sul clima, ma di una grande gioia, ottimismo e azione (…) la paura e il dubbio non sono buoni consiglieri”. E poi: “Per abbracciare e accogliere le possibilità di domani dobbiamo respingere questa apocalisse che ci era stata prospettata. Dobbiamo dimenticare quelli che ieri ci prospettavano un futuro buio e cupo”. “Noi non lasceremo succeda”. Parola di Donald Trump.
Ora: va bene la propaganda ma l’ottimismo non è una cosa così ingenua e, mi si permetta, stupida. Pensare che tutto vada bene solo perché ci si sente positivi per il domani, non solo fa ridere, ma anche seriamente preoccupare.
Si può essere scettici di fronte a certe previsioni negative (o addirittura apocalittiche) ma è bene non perdere un minimo di buon senso e razionalità così come sarebbe meglio evitare di negare evidenze scientifiche che oggi sono decisamente inconfutabili. Che ci sia un oggettivo problema di riscaldamento globale, mi pare davvero una ovvietà; e che questi cambiamenti abbiano una possibile origine antropica è cosa assai probabile.
Ha quindi un gusto cinico ed irresponsabile etichettare come “profeti di sventura” coloro che esprimono preoccupazioni per il futuro del pianeta; così come dichiarare solennemente che tutto va bene solo perché l’economia americana ha ripreso a crescere e gli americani a fare più soldi.
Sapete cosa? Mi ricordano molto quel gaudenti danzatori sul ponte del Titanic che, mentre il transatlantico era diretto a tutta velocità contro un iceberg, celebravano spensieratamente l’ottimismo della vita.