vivere in un reality show

La cosa surreale di questa primo scorcio di estate è che il nostro Paese sembra vivere in una grande bolla mediatica, una sorta di enorme reality show collettivo in cui siamo tutti spettatori ed attori inconsapevoli.

Le realtà delle cose, la concretezza e la solidità della quotidianità pare essere svanita sotto il peso di suggestioni che una comunicazione astuta e scaltra sta creando. Sembra quasi di vivere in un paese diverso da quello in cui abitavamo fino a pochi mesi fa, un paese nel quale le priorità, i bisogni, le emergenze hanno cambiato nome e volto. Il tema della povertà, del lavoro, della legalità, delle mafie, del debito pubblico, della criminalità, dell’evasione fiscale, della crescita economica, della sicurezza sul lavoro, delle nuove generazioni, della ricerca, dell’ambiente, dell’energia, dei conflitti internazionali (e non necessariamente in questo ordine) sono praticamente scomparsi dal dibattito pubblico.

Ora tutta la nostra attenzione è catturata, o sarebbe meglio dire sequestrata, da un barcone con 600 disperati che deve attraccare ad un porto italiano, anzi no, che viene dirottato verso un porto spagnolo: ci sono truppe TV, giornalisti, collegamenti in diretta, inviati e cameraman a filmare lo sbarco di un gruppo di profughi in fuga dalla loro terra. Poi l’attenzione si sposta sulla presenza dei nomadi nelle nostre città (per minacciare un censimento etnico che, al solo pensarci, viene il volta stomaco..) per finire sulla opportunità (!?) di prolungare la scorta ad uno minacciato dalla mafia (come se la scorta fosse un privilegio che si concede agli amici e ai sostenitori e non a chi vede la propria vita in pericolo…)

Ma come ogni Grande Fratello che si rispetti, la cosa straordinaria quanto prevedibile è che non succede nulla, assolutamente nulla nella vita di tutti noi… sono solo parole, parole, parole, accompagnate da emozioni, ripulsioni, eccitamenti, rabbia, disgusto, passioni o sentimenti… ma nient’altro.

Guardatevi attorno: non è successo assolutamente nulla! Nessuna nuova legge, né un nuovo provvedimento, un progetto politico, una direttiva, qualcosa insomma che abbia a che fare con le cose concrete e reali della nostra vita. Tutto quello a cui avete assistito sono state solo parole e emozioni nate e morte nel mondo virtuale dei social e della TV, usati sapientemente come armi di distrazione di massa.

Non illudetevi: la realtà è molto più forte delle nostre parole e delle suggestioni; la si può rimuovere per qualche giorno ma poi riaffiorerà potente, nella vita di tutti, con il suo carico di problemi e preoccupazioni, ansie ed angosce, speranze e felicità… è solo questione tempo… e anche questa bolla, creata ad arte dal saltimbanco di turno di questa strana sagra paesana di inizio estate, esploderà in un banale nulla…


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